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Capsulite adesiva: cos’è e come trattarla

Cos’è la capsulite adesiva? Quali sono i suoi sintomi? Come è possibile trattare e risolvere questo problema? In questo articolo cercheremo di rispondere nel modo più esaustivo e semplice possibile a queste domande, fornendovi alcuni importanti consigli per comprendere meglio le cause e i rimedi di questo fastidioso problema. Ecco tutto quello che dovete sapere sull’argomento.

Spalla congelata, un problema molto comune

La capsulite adesiva, più comunemente conosciuta come spalla congelata è un problema molto comune che interessa molte persone – tra il 2 e il 5% di tutta la popolazione mondiale. Questa patologia rappresenta una delle più comuni cause di dolore e disabilità della spalla. Nonostante la spalla congelata fu descritta fin dalla fine del diciannovesimo secolo, la sua eziologia è ancora a oggi non del tutto conosciuta. Sembra tuttavia che il problema sia da ricercarsi nello sviluppo di adesioni che interessano la capsula della spalla.

Capsulite spalla, i principali sintomi 

Il primo sintomo che caratterizza la spalla congelata è la comparsa di dolore intenso che limita il movimento del braccio, causato dalla fase acuta della malattia – infiammazione. A volte il dolore è così intenso e persistente da disturbare il sonno e da pregiudicare così lo svolgimento delle normali attività quotidiane. Questa fase – caratterizzata da alti e bassi – può durare da uno a tre mesi. 

Successivamente si entra nella così detta seconda fase, caratterizzata da un irrigidimento dell’articolazione della spalla. In questa fase il dolore tende ad attenuarsi, ma subentrano problemi di rigidità che impediscono la normale mobilità della spalla. La limitazione articolare è riscontrabile soprattutto nelle fasi di rotazione esterna della spalla. La seconda fase della patologia può avere una durata che varia dai 3 mesi, fino ad arrivare ai 9 mesi. 

Nella terza fase ricompare il dolore e il movimento diventa ancora più difficoltoso. Questa fase dura rispettivamente dai 9 ai 15 mesi. Nell’ultima fase il dolore si attenua nuovamente, ma persiste la difficoltà di movimento dell’articolazione e una debolezza muscolare generalizzata. 

Considerati i tempi che caratterizzano le quattro fasi di questa patologia, possiamo  affermare che la capsulite adesiva è una malattia che contribuisce a generare una notevole invalidità del soggetto, nell’utilizzo dell’articolazione della spalla. 

Spalla congelata: la vera causa e malattie correlate

Anche se le vere cause della presenza di spalla congelata sono ancora incerte, possiamo dire che in presenza di alcune patologie, vi è più facilità a sviluppare la capsulite adesiva. Tra le patologie che aumentano il rischio di spalla congelata vi sono:

  • il diabete;
  • le malattie cardiovascolari;
  • l’ipertiroidismo;
  • le malattie polmonari.

A differenza di quello che si può pensare, la sindrome da spalla congelata ha inizio con un processo infiammatorio che si risolve in fibrosi e non con un’immobilizzazione.

Spalla congelata: terapie e trattamento

La spalla congelata non guarisce completamente da sola: è sempre importante eseguire un trattamento e una terapia adeguata, soprattutto nella fase di irrigidimento, nella quale il dolore inizia a calare e si presenta una rigidità particolarmente limitante nelle attività di tutti i giorni. In questa fase della malattia, gran parte dei pazienti decide di affidarsi alle cure di un chiropratico di fiducia, per ripristinare la funzionalità dell’articolazione e combattere lo stato infiammatorio. 

È importante precisare che nella fase di irrigidimento, la forza muscolare non viene limitata: la difficoltà di muovere l’articolazione causa tuttavia la tendenza a compiere movimenti biomeccanici, che a lungo andare sono causa di alterazioni della postura e di contrazioni muscolari. Queste ultime possono causare la comparsa di ulteriori dolori a livello cervico-dorsale. 

Da ultimo vogliamo sottolineare di come durante la fase acuta della malattia, alcuni pazienti sembrano non rispondere bene a una terapia manuale. Dal momento che in questa fase il dolore è particolarmente intenso, è certamente meglio procedere con medicamenti. Il trattamento chiropratico dovrà dunque iniziare nelle fasi successive della patologia, con anche lo scopo di prevenire l’insorgenza delle problematiche secondarie sopra descritte. Ecco di seguito uno schema riassuntivo della terapia per la cura della sindrome da spalla congelata: 

Prima fase: medicamenti e assunzione di farmaci antinfiammatori FANS. In questa fase è importante evitare movimenti eccessivi. Ecco alcuni esercizi da fare nella prima fase della capsulite adesiva

  • Esercizio in posizione eretta: in piedi, piegatevi in avanti e appoggiatevi con il braccio sano, su un tavolo o un mobile. Lasciate penzolare il braccio dolente verso il basso, rilassando totalmente la muscolatura. Eseguite poi con il braccio dei movimenti circolari in senso orario e antiorario, ripetendo ogni movimento per 10, 15 volte circa;
  • Cercate di dormire sul lato della spalla non dolente. Supportate la spalla dolente con un cuscino, così da evitare un’eccessiva rotazione interna. 

Seconda e terza fase: vi consigliamo delle sedute di ultrasuoni e movimenti di stretching mirati, finalizzati a ottenere l’aumento del movimento dell’articolazione. Oltre agli esercizi di riabilitazione, in queste fase il trattamento chiropratico sarà fondamentale: la manipolazione sarà mirata e incentrata sui blocchi vertebrali che interferiscono con la cintura scapolare, permettendo l’attivazione di meccanismi analgesici, responsabili dell’aumento della soglia del dolore. 

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