Chiropratica: ecco alcune delle domande più frequenti che le persone si pongono in riferimento a questa disciplina medica. Con questo articolo vogliamo rispondere a ogni vostro dubbio e richiesta.
Continuate la lettura!
Che cos’è la chiropratica
La chiropratica è una disciplina e professione sanitaria primaria, totalmente autonoma, basata sulla cura dell’individuo e la ricerca del benessere psicofisico in modo naturale e conservativo e che non prevede l’impiego di interventi chirurgici e farmaci.
Qual è lo scopo e l’obiettivo principale della chiropratica?
La chiropratica è una disciplina che ha lo scopo di sollecitare l’innata capacità e propensione del nostro organismo alla rigenerazione naturale e al mantenimento di un equilibrio tra l’aspetto biochimico, strutturale e non da ultimo psicologico. Lo scopo della chiropratica è il raggiungimento di uno stato di benessere psicofisico ottimale. A tale scopo la chiropratica intende eliminare le principali cause che portano alla sublussazione, per poi favorire una veloce guarigione. La chiropratica persegue i suoi obiettivi senza l’ausilio di farmaci e di interventi invasivi.
Quando e dove è nata a chiropratica
La chiropratica nasce come disciplina sanitaria negli Stati Uniti d’America nell’anno 1895. Il suo fondatore è Daniel David Palmer: quest’ultimo, grazie ad un intervento di manipolazione ed aggiustamento manuale, riuscì a restituire l’udito ad un uomo divenuto sordo in seguito ad un trauma riportato a carico della colonna dorsale.
COS’È UNA SUBLUSSAZIONE
Secondo i principi che stanno alla base della disciplina chiropratica, esiste un importante e stretto legame tra la struttura della colonna vertebrale di un individuo e il funzionamento del suo sistema nervoso: da ciò ne consegue che ogni alterazione biochimica che coinvolge la colonna vertebrale, può di fatto causare delle interferenze nella trasmissione degli impulsi nervosi. Detta alterazione può rappresentare una causa diretta dello stato di salute psicofisico di un individuo.
Questo tipo di disfunzioni vengono definite dalla chiropratica sublussazioni.
Quali sono le principali cause delle sublussazioni?
Le principali cause che determinano l’insorgere di sublussazioni sono secondo la chiropratica le posture scorrette, lo stress psicofisico, e ancora la vita troppo sedentaria, i disordini alimentari, il consumo e l’abuso di sostanze stupefacenti, di alcol e il fumo: tutte le cause descritte determinano infatti un progressivo indebolimento del sistema neuro-vegeto-scheletrico, privando l’organismo del suo naturale equilibrio fisiologico.
Differenza tra chiropratico e osteopata
Sia la chiropratica che l’osteopatia sono discipline sanitarie nate alla fine del 1800 negli Stai Uniti. Le due discipline presentano più di una somiglianza: tuttavia chiropratica ed osteopatia si distinguono per i rispettivi obiettivi perseguiti: obiettivo del chiropratico è infatti quello di rimuovere le interferenze dal sistema nervoso, mentre al contrario gli obiettivi dell’osteopata sono riconducibili ad un’attenzione focalizzata principalmente sul sistema circolatorio.
Dal punto di vista della formazione accademica e professionale il chiropratico seguirà un corso di studio magistrale all’estero, pari a quello di Medicina; i chiropratici che operano nel nostro Paese sono iscritti all’Associazione Italiana Chiropratici – AIC e seguono costanti corsi di aggiornamento di carattere obbligatorio.
Ad oggi non vi sono in Italia (a differenza di molti Paesi esteri) università di chiropratica. Nel nostro Paese esistono invece molti corsi di osteopatia, spesso e volentieri molto diversi tra loro nella proposta formativa.
Come diventare dottore in chiropratica
Per conseguire la laurea in chiropratica è necessario seguire un percorso di studi all’estero, dal momento che non vi sono ad oggi università dedicate a questa disciplina medica nel nostro Paese. I corsi di laurea all’estero sono caratterizzati da un percorso di studi della durata media di 5 anni.
Le principali università di chiropratica riconosciute in Europa si trovano in Spagna, Gran Bretagna, Francia e Danimarca. La chiropratica è una scienza, un’arte ed una filosofia: i percorsi di studi europei prevedono un percorso formativo articolato e che prevede lo studio di materie di base quali l’anatomia, la patologia, la fisiologia, e ancora la nutrizione, la radiologia e l’ortopedia. Il percorso di studi in chiropratica prevede inoltre lo studio di materie cliniche quali la diagnosi chiropratica, le tecniche di aggiustamento chiropratico e da ultimo la neurologia funzionale.
Come visita il chiropratico
La fase preliminare della visita di un chiropratico non può prescindere da un intenso dialogo con il paziente, finalizzato a raccogliere informazioni e dati utili alla formulazione della diagnosi chiropratica. Successivamente si procederà con la relativa fase di anamnesi e con l’esame obiettivo.
Si procederà poi con una valutazione accurata degli esami radiologici (se ve ne sono) prodotti dal paziente (lastre, Tac, o risonanze magnetiche). L’esame della postura rappresenta la fase successiva: una buona postura indicherà uno stato di salute mentre una cattiva postura indicherà la probabile presenza di problemi.
Il chiropratico potrà poi procedere con una serie di test neurologici e ortopedici, finalizzati a comprendere lo stato di salute del paziente. Nella prima visita chiropratica, difficilmente si effettuano trattamenti e manipolazioni specifiche.
Quante sedute da chiropratico sono necessarie per una completa guarigione?
Il numero di sedute alle quali è necessario sottoporsi da un chiropratico dipenderà da una serie di fattori ed in particolare:
– Tipologia di problema fisico e sua cronicità
– Stato di salute del paziente
– Età del paziente
Le sedute si articoleranno in una prima fase di cure e in una successiva fase intensiva, che mediamente si svilupperà in un numero di 4, 6 sedute di trattamenti.