Chi è il chiropratico e di cosa si occupa? Il chiropratico è un professionista laureato in chiropratica, una disciplina in grado di alleviare gli squilibri e capace di agire sul dolore e sugli effetti neurofisiologici che riguardano disordini statici e dinamici del sistema neuro muscolo scheletrico.
Scopriamo insieme come si diventa chiropratico è perchè la chiropratica è così importante per il benessere degli individui.
Che cos’è la chiropratica e a che cosa serve?
La chiropratica è una disciplina che ha lo scopo di curare alcuni squilibri del nostro organismo che riguardano le articolazioni e i nervi e che hanno a che fare con la colonna vertebrale.
Il midollo spinale rappresenta la più importante via di comunicazione del corpo con il sistema nervoso: il midollo spinale è uno strumento fondamentale in grado di trasmettere gli impulsi che il sistema nervoso manda al nostro organismo. Alcuni disturbi che riguardano la colonna possono dunque interferire con i nervi. A tal proposito in alcuni casi avvengono dei veri e propri disallineamenti che vengono definiti sublussazioni. Queste ultime possono essere la causa di origine di mal di schiena e cefalea, dolore al tratto cervicale, o ancora dolore alle spalle, agli arti o sciatalgie.
I diversi tipi di dolori possono dunque essere causati da un vero e proprio schiacciamento o interferenza dei nervi, al momento dell’uscita dalla colonna.
Ciò che caratterizza la chiropratica e la differenzia dalle altre discipline sanitarie è l’impiego di una manovra di aggiustamento. Uno dei punti cardine della chiropratica è infatti la concezione secondo la quale il ripristino dello stato fisiologico della colonna vertebrale è in grado di condurre il soggetto alla guarigione, in determinate patologie, come quelle citate sopra.
Per quanto riguarda la storia e l’evoluzione della chiropratica è bene precisare di come quest’ultima, sul finire del XIX secolo sia stata negli Stati Uniti ostacolata dalle accademie di medicina tradizionale. La concezione della chiropratica e della sua utilità è oggi estremamente mutata in tutto il mondo, tanto che questa disciplina rappresenta oggi uno dei metodi di cura naturale del corpo più diffusi al mondo: negli Stati Uniti d’America la chiropratica è oggi la terza disciplina sanitaria nel Paese, per numero di praticanti.
Perché rivolgersi a un chiropratico?
Per quale ragione le persone decidono di rivolgersi alle cure di un professionista chiropratico? Prima di tutto è bene precisare che è possibile rivolgersi alle cure di un chiropratico ad ogni età e per scopi differenti.
Ovviamente traggono particolare giovamento dalla manipolazione chiropratica gli sportivi ed in generale tutte quelle persone che incrementano le proprie prestazioni fisiche a livello agonistico. Oggigiorno tuttavia sono sempre di più le persone non sportive che si rivolgono ai chiropratici e che soffrono delle più svariate patologie come mal di schiena, dolori cervicali, lombosacrali, ma anche di ansia e depressione.
La chiropratica rappresenta inoltre un valido sostegno per le persone anziane che attraverso questa disciplina riescono a mantenere e a conservare una maggiore mobilità articolare, contrastando dolori e stati infiammatori a carico dei nervi e delle articolazioni. Le manovre e gli aggiustamenti operati dai chiropratici professionisti dotati di grande esperienza sono oggi sicuri al 100 per 100 e utili al paziente, per recuperare in modo immediato parte della mobilità perduta e beneficiare di una rapida riduzione del dolore.
La manipolazione chiropratica risulta particolarmente efficace in caso di dolori cervicali, nel caso in cui i nervi siano implicati, causando notevole dolorabilità, parestesie, e ancora debolezza di spalle, braccia e mani. Grazie alla correzione della posizione delle vertebre associate al collo è possibile diminuire e minimizzare i disturbi che riguardano gli arti inferiori.
La chiropratica è inoltre un valido supporto per combattere mal di testa e cefalea, nel caso in cui la causa reale della patologia sia da ricercarsi nell’irritazione dei nervi e dei muscoli del collo.
Da ultimo la chiropratica è in grado di porre rimedio a problemi ossei e muscolari, oltre che a patologie quali la gastrite, la costipazione, e ancora l’asma e a volte i dolori mestruali.
Come si diventa chiropratico
Coloro i quali vogliono intraprendere il percorso formativo per diventare chiropratico, dovranno necessariamente avere molta passione e dedizione per conseguire il dottorato di laurea in chiropratica.
Ovviamente tutti coloro che vogliono diventare chiropratici potranno considerare anche la possibilità di studiare all’estero. In Italia chi vuole diventare chiropratico ha sostanzialmente di fronte a sè un unico percorso: frequentare una Università riconosciuta dalla CEE. Le Università riconosciute prevedono un percorso formativo di 6 anni, nel quale è previsto anche un periodo di tirocinio.
Sebbene la chiropratica rappresenti ad oggi una disciplina sanitaria primaria, nel nostro Paese non esiste ancora un albo dei chiropratici.
La chiropratica funziona davvero?
Alcune persone sono ancora oggi purtroppo molto scettiche sull’utilità della chiropratica. Altre persone si chiedono se sia meglio sottoporsi alle cure di un chiropratico o di un osteopata.
E’ a tal proposito importante precisare che la chiropratica è una disciplina medica primaria e che la sua efficacia è comprovata su base scientifica. Ovviamente è sempre importante affidarsi ad un professionista dotato di grande esperienza e professionalità e soprattutto che ha svolto e completato tutto il percorso formativo necessario per il conseguimento del dottorato in chiropratica.
Potremmo definire il chiropratico come il medico che cura la colonna vertebrale e tutte le componenti che derivano dalle anomalie di quest’ultima. La colonna vertebrale, come è facilmente immaginabile, svolge un ruolo fondamentale nel nostro organismo: per questa ragione è comprensibile di come problemi posturali, dolori, spasmi o ancora problemi circolatori possano attentare alla salute e al benessere di un individuo e derivare direttamente da una condizione errata della colonna vertebrale.
Ad esempio se i dischi che compongono la nostra colonna vertebrale sono disallineati, i nervi possono fuoriuscire dalla loro posizione fisiologica, dando luogo a infiammazione e dolorabilità, anche particolarmente intensa e limitante. Il chiropratico ha dunque il compito specifico di far tornare i dischi vertebrali nella loro posizione fisiologica: ciò avviene con l’ausilio della manipolazione muscolare e scheletrica e con la cura dei sintomi che derivano dalla condizione patologica.