Come si svolge una visita dal chiropratico? In questo articolo vogliamo rispondere in modo esaustivo a questo quesito, fornendovi tutte le informazioni relative al metodo chiropratico e alle tecniche di manipolazione utilizzate. Molte sono ancora oggi le persone che non hanno le idee chiare su cosa fa il chiropratico e i cosa si occupa.
Ecco tutto quello che dovete sapere su come funziona una visita dal chiropratico.
Visita dal chiropratico: in cosa consiste
Prima di ogni visita, un chiropratico professionale non potrà che ascoltare con la massima attenzione il paziente e il suo racconto preciso ed accurato delle problematiche che lo attanagliano.
Dopo la fase di ascolto il chiropratico valuterà se sarà necessario procedere con eventuali esami radiologici come Rx, risonanze ed ecografie, per approfondire l’indagine relativa alle problematiche descritte da un punto di vista strumentale.
Ovviamente un paziente può sottoporsi all’attenzione di un chiropratico anche senza aver eseguito preventivamente alcuna analisi di tipo strumentale, ma descrivendo semplicemente lo stato di dolorabilità e sofferenza che si trova a vivere. In tal caso, eventuali esami strumentali potranno essere eseguiti in seguito, previo accordo con il medico di fiducia o con lo specialista chiropratico.
Nel corso della prima visita, il chiropratico osserverà con attenzione il paziente nella fase di deambulazione, eseguendo una serie di test neuro-muscolari. Le disfunzioni riscontrate nel paziente con i test sopra citati, saranno oggetto di un successivo trattamento definito dal professionista.
Trattamento chiropratico dopo prima visita
Dopo una visita preliminare del paziente può avere inizio il trattamento chiropratico. Quest’ultimo verrà eseguito con l’ausilio di tecniche manuali specifiche e tecniche manipolative. Tra le metodiche di chiropratica americana più efficaci vi sono:
– Gonstead
– Activator
– SOT
– Diversified
– Thompson
– Toggle recoil
Ogni tecnica chiropratica viene accuratamente scelta in base al caso clinico specifico e all’età del paziente sottoposto a trattamento. La selezione di un tecnica piuttosto che un’altra non può prescindere da un’accurata analisi finalizzata a garantire ad ogni paziente i più elevati standard di sicurezza.
Dopo il primo trattamento sarà riscontrato immediatamente dal paziente uno stato di sollievo istantaneo: la tensione muscolare si allenterà e si ridurrà conseguentemente la pressione sui nervi e lo stato di dolorabilità e di infiammazione.
Trattamento chiropratico: tempi di recupero
Sono molte le persone che si interrogano sui tempi di recupero a seguito di un trattamento chiropratico. A tal proposito è importante precisare che i tempi di recupero sono variabili e dipendono principalmente dallo stato di cronicità dei problemi che sono stati trattati.
Ovviamente, come è facilmente intuibile i bambini sono i soggetti che possono beneficiare di risultati pressochè immediati; i più piccoli non possono infatti avere una storia clinica particolarmente articolata e datata.
Ci sono controindicazioni a un trattamento chiropratico?
Altro quesito al quale molte persone si interrogano è se vi siano controindicazioni ad un trattamento chiropratico. Non sussistono assolutamente controindicazioni al trattamento chiropratico e per questa ragione possono essere sottoposti ai trattamenti di questa disciplina medica, anche i bambini.
Per quanto riguarda l’osteoporosi, quest’ultima non rappresenta di per sè una controindicazione al trattamento chiropratico.
Visite di controllo e trattamenti di conservazione e mantenimento
I trattamenti di conservazione e di mantenimento sono molto importanti al fine di mantenere lo stato di benessere psicofisico ottenuto con i primi trattamenti chiropratici ai quali ci si è sottoposti. Per questa ragione i migliori chiropratici raccomandano trattamenti periodici per mantenere inalterato il benessere psicofisico riconquistato.
Il chiropratico in un certo senso è da intendersi come in dentista. Di tanto in tanto è necessario sottoporsi a delle sedute di mantenimento.
Trattamenti chiropratico per mal di schiena, ernia del disco e molto altro ancora
La chiropratica, fin dalla sua nascita è una disciplina medica estremamente utile ed efficace per curare una serie di patologie. Negli anni le tecniche della chiropratica sono state notevolmente perfezionate, tanto da diventare efficaci per la cura di anterolistesi e spondilolistesi: trattasi in pratica dello scivolamento soprattutto della IV e V vertebra lombare.
La chiropratica è oggi una disciplina assolutamente utile per la cura di mal di testa e cefalea (anche generate da eventi traumatici come il classico colpo di frusta) e ancora per curare la sindrome da stanchezza cronica, la sindrome da tunnel carpale ed il dolore al coccige.
Recenti studi hanno dimostrato di come la chiropratica sia inoltre estremamente utile per la cura di vertigini, leggeri stati ansiosi, acufenia, e ancora alcuni tipi di ipertensione, otiti e coliti infantili. Come precisato precedentemente, la chiropratica è una disciplina medica alla quale possono sottoporsi tranquillamente e senza alcun rischio anche i bambini e le donne in gravidanza.
Oltre per l’attenuazione di dolorabilità e infiammazione causate dalla presenza di ernia del disco, la chiropratica rappresenta un valido alleato per la cura dell’amenorrea o ciclo mestruale bloccato e per la cura della dismenorrea o ciclo mestruale irregolare.
Da ultimo, la chiropratica rappresenta oggi una disciplina efficace per risolvere i dolori che interessano la zona inguinale, talvolta causati da sindrome del nervo pudendo. Talvolta i pazienti riscontrano dolorabilità a urinare o in area inguinale e perianale. In queste circostanze un’accurata attività di manipolazione della colonna vertebrale è in grado di garantire risultati stupefacenti, senza la necessità di assumere farmaci antidolorifici e antinfiammatori.
