Cos’è la chiropratica e su cosa si basa questa disciplina primaria della medicina? Cerchiamo di rispondere in modo esaustivo a questo quesito, definendo i principali aspetti che riguardano la chiropratica e chiarendo soprattutto cosa fa il chiropratico e di cosa si occupa.
Ecco tutto quello dovete sapere sulla chiropratica
Chiropratica, la definizione
Il termine chiropratica (o chiroterapia) deriva da due parole composte di greco antico: chéir che significa mano e drasi che indica invece il concetto di azione. L’obiettivo della disciplina chiropratica è quello di ottenere il mantenimento ed il ristabilimento della salute psicofisica dell’uomo: l’approccio della chiropratica si articola partendo rispettivamente dalla diagnosi e passando poi al trattamento e alla prevenzione delle deficienze funzionali.
L’azione della chiropratica è incentrata sull’integrità del sistema nervoso, dal momento che quest’ultimo controlla di fatto tutti i sistemi che caratterizzano il corpo umano. Questa disciplina medica si rivolge soprattutto allo studio ed alla cura della colonna vertebrale, considerando il fatto che le disfunzioni del midollo osseo possono interferire con la naturale capacità di ogni organismo di autorigenerarsi e di guarirsi da sè.
Tra i principali strumenti del chiropratico vi è la manipolazione (che comprende anche la manipolazione spinale). In quanto alla definizione, il termine “chiropratica” si riferisce allo studio, alla diagnosi e ancora alla prevenzione di tutti i disturbi muscoloscheletrici e il loro effetto sullo stato di salute dell’uomo.
Brevi cenni storici sulla chiropratica
La figura professionale del chiropratico ebbe origine nell’anno 1895 con David Daniel Palmer. Quest’ultimo era convinto dal fatto che avendo rimosso la causa d’infiammazione di un nervo con l’ausilio di un particolare tipo di manipolazione della colonna vertebrale, era in grado di alleviare la sintomatologia di sordità di uno dei suoi pazienti.
Fu proprio David Daniel Palmer il fondatore indiscusso della chiropratica, il quale definiva questa disciplina come un’arte, una scienza ed una filosofia. Successivamente il figlio di David, Bartlett Joshua Palmer continuò il lavoro intrapreso dal padre, sviluppando la disciplina chiropratica secondo le conosce del tempo. La prima scuola di chiropratica fu fondata dallo stesso Bartlett Joshua vicino alla città di Chicago, nell’anno 1902.
Tecniche della chiropratica
La chiropratica è in grado di trattare più di 250 sintomi. Dato ancora più interessante il fatto che la disciplina si serve di più di 100 metodiche utilizzate dai chiropratici a scopo meramente terapeutico o preventivo: tra queste 100 metodiche ve ne sono una quindicina definite prevalenti.
La principale diagnosi della chiropratica è la sublussazione: il modello teorico della disciplina è infatti orientato sul complesso della sublussazione: per quest’ultimo si intende la rappresentazione delle disfunzioni di un segmento motorio e delle interazioni patologiche dei tessuti nervosi, e ancora vascolari, muscolari, connettivi e legamentosi.
La terapia principale della chiropratica si basa sulla correzione, denominata anche con il termine aggiustamento. La correzione o aggiustamento viene operata con l’ausilio di forze accuratamente coordinate. La principale terapia chiropratica è la manipolazione correttiva: quest’ultima prevede l’utilizzo delle mani del chiropratico e in alcuni casi di strumenti in grado di operare lo spostamente passivo del segmento motorio o dell’articolazione.
Regolamentazione della chiropratica
La chiropratica è regolamentata quasi in tutti i Paesi europei: ecco di seguito alcune indicazioni sulla regolamentazione della disciplina medica in alcune nazioni europee:
- In Francia l’attività chiropratica è stata regolamentata con la Legge del 4 marzo 2002: la Legge de quo si riferisce in particolare ai diritti del malato e ai requisiti di qualità del sistema sanitario. La pratica dell’attività è inoltre regolamentata da una legge promulgata nell’anno 2011. Per quanto riguarda la formazione, anch’essa è regolamentata con un numero minimo di 3520 corsi teorici e pratici per l’ottenimento del dottorato in chiropratica.
- In Gran Bretagna l’attività del chiropratico è stata regolamentata nell’anno 1994 dal The Chiropratic Act. La formazione è di tipo universitario e i chiropratici britannici possono inoltre richiedere esami di diagnostica per immagini e possedere nelle cliniche e negli studi strumenti di tipo radiografico.
- In Svizzera il titolo di chiropratico è regolamentato fin dal lontano 1974. Dall’anno 2008 è inoltre attivo il corso universitario di chiropratica presso l’Università di Zurigo. La formazione universitaria svizzera relativa al dottorato in chiropratica ha una durata di 8 anni, dei quali i primi 6 vengono svolti insieme agli studenti della facoltà di medicina. Il percorso formativo si completa poi con ulteriori 2 anni di formazione, necessari per l’ottenimento del titolo federale di chiropratico specialista. I chiropratici sono riconosciuti nella Confederazione Elvetica come dei medici, esattamente come gli odontoiatri e i farmacisti. Per tale ragione, esattamente come tutti i medici anche i chiropratici possono emettere diagnosi sul territorio della Confederazione, richiedere esami di laboratorio e possedere all’interno dei propri studi o cliniche la relativa strumentazione di radiodiagnostica. Aspetto molte interessante della legislazione e della società svizzera è che il Sistema Sanitario Svizzero rimborsa le sedute di chiropratica.
- Per quanto riguarda i Paesi scandinavi, in Svezia la figura del chiropratico è regolamentata a partire dal 1989. In Svezia i chiropratici sono professionisti sanitari di livello primario, ai quali è consentito emettere diagnosi. Anche il Sistema Sanitario Svedese rimborsa le spese sostenute per visite e sedute di chiropratica. In Norvegia il chiropratico è equiparato in tutto e per tutto ad un medico. I chiropratici emettono quindi diagnosi e possono richiedere e prescrivere esami di radiodiagnostica, Un chiropratico in Norvegia può inoltre redigere certificati di malattia di un periodo compreso fino ad 8 settimane.
- Nel nostro Paese, per vedere regolamentata la figura professionale del chiropratico si è dovuto attendere fino alla Legge finanziaria dell’anno 2008, approvata in data 21 dicembre 2007. La professione è regolamentata con il seguente enunciato:
“È istituito presso il Ministero della Salute, senza oneri per la finanza pubblica, un registro dei dottori in chiropratica. L’iscrizione al suddetto registro è consentita a coloro che sono in possesso di diploma di laurea magistrale in chiropratica o titolo equivalente. Il laureato in chiropratica ha il titolo di dottore in chiropratica ed esercita le sue mansioni liberamente come professionista sanitario di grado primario nel campo del diritto alla salute, ai sensi della normativa vigente. Il chiropratico può essere inserito o convenzionato nelle o con le strutture del Servizio sanitario nazionale nei modi e nelle forme previsti dall’ordinamento. Il regolamento di attuazione del presente comma è emanato, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, ai sensi dell’art. 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, dal Ministro della salute”.
Nel nostro Paese non esiste tuttavia ancora un albo dei chiropratici.