Quando rivolgersi a un chiropratico Per quali problemi fisici? In questo articolo cercheremo di rispondere in modo esaustivo a questi interrogativi, chiarendovi le principali condizioni e problematiche nelle quali è possibile rivolersi alle cure di un chiropratico per porvi rimedio in modo rapido ed efficace.
Ecco tutto quello che dovete sapere sull’argomento.
Quando avvalersi della chiropratica
Per comprendere quando e perché avvalersi dell’esperienza di un chiropratico è importante conoscere la disciplina praticata dallo specialista. Che cos’è dunque la chiropratica? Trattasi di una disciplina e tecnica naturale, basata su trattamenti fisici e manipolazioni. Obiettivo della chiropratica è quello di ristabilire l’equilibrio fisico dell’organismo agendo direttamente sulle cause che determinano uno squilibrio e sui sintomi da esso derivanti.
Alla base della disciplina chiropratica vi è infatti la convinzione che i problemi a carico della colonna vertebrale possono dare luogo a diverse complicazioni anche in zone decisamente lontane dalla colonna, causate da un mal funzionamento del sistema nervoso.
In particolare i disallineamenti della colonna vertebrale possono causare una serie di sintomi, quali ad esempio:
– Mal di testa e cervicale
– Mal di schiena e lombalgia
Oltre che i per i problemi citati, le persone si sottopongono alle cure del chiropratico per trattare e risolvere i seguenti problemi e patologie:
– Ernia del disco
– Traumi sportivi o non
– Problemi delle articolazioni (causati da più fattori tra i quali la malocclusione dentale)
– Artrite
Lo scopo primario dei trattamenti effettuati da un chiropratico professionista è quello di regolare gli squilibri a carico della colonna vertebrale e portare quest’ultima in uno stato fisiologico: eliminando le tensioni generate a livello dei nervi, dei legamenti, dei muscoli e delle ossa, è possibile ristabilire l’equilibrio psicofisico e lo stato di salute del paziente.
Cosa fa il chiropratico
Ma come opera solitamente un chiropratico professionista?
Innanzitutto è bene precisare che uno specialista chiropratico tocca e si approccia al corpo umano con l’obiettivo di capire le principali cause che hanno determinato un problema fisico e i relativi sintomi. A tale scopo il professionista sottopone il paziente ad una serie di test chiropratici, neurologici ed ortopedici: grazie a questi test sarà possibile valutare la forza muscolare e i riflessi del soggetto in esame, oltre ad altre caratteristiche tecniche importanti per la comprensione del problema del paziente. In alcuni casi il chiropratico potrà consigliare al paziente di sottoporsi ad alcuni esami strumentali, per aiutare il professionista nella propria diagnosi chiropratica. Gli esami strumentali interessano principalmente la colonna vertebrale, fotografando il suo stato attuale.
Una volta determinato e compreso il problema del paziente, il chiropratico identificherà un trattamento personalizzato, che potrà avere effetti immediati o al contrario richiedere un certo periodo di tempo. I tempi dipenderanno da molteplici fattori ed in particolare dall’età del paziente, il suo stato di salute e dalla tipologia di problema o patologia che lo riguarda.
Su cosa si basano i trattamenti chiropratici
I trattamenti chiropratici si basano principalmente su sapienti tecniche di manipolazione della colonna vertebrale. Spesso e volentieri i chiropratici professionisti suggeriscono ai propri pazienti di seguire una dieta sana ed equilibrata, oltre che la pratica regolare di attività fisica e l’astenersi da vizi pericolosi quali il fumo e l’alcol. Inoltre un buon chiropratico consiglierà sempre ai propri pazienti di condurre e seguire uno stile di vita il possibile sano, all’insegna di salute e benessere psicofisico.
I trattamenti operati dai chiropratici sono generalmente suddivisi in cicli da 10 sedute. La prima seduta è quasi sempre più lunga ed intensa, poiché nel corso di essa viene eseguita dal professionista l’anamnesi. Per questa ragione la prima seduta dal chiropratico può durare anche un’ora intera. Le sedute successive saranno invece caratterizzate da tempi più ridotti (30 minuti circa).
Nell 99 per cento dei casi, durante una seduta chiropratica non si prova alcun dolore: si potrà solamente avvertire piccoli rumori o scricchiolii: solamente in alcuni casi subentrano dei piccolissimi fastidi, i quali devono sempre e comunque essere segnalati al chiropratico.
Sono moltissime le patologie per le quali è possibile trovare nella chiropratica un grande alleato: le molteplici patologie potranno essere trattare con l’ausilio della chiropratica sia in fase acuta che a livello preventivo.
Patologie trattabili con la chiropratica
Oltre alle patologie e ai disturbi sopra elencati, vi sono moltissime altre patologie che possono essere trattare con successo da un bravo chiropratico.
A tal proposito è bene precisare che alcune problematiche apparentemente poco legate con i disturbi a carico della colonna vertebrale e dei nervi, potranno invece essere trattare con successo con la chiropratica. Ecco di seguito una breve lista di alcune patologie risolte dai professionisti chiropratici con documentazione in letteratura:
– Fibromialgia
– Dolori a carico degli arti inferiori
– Asma
– Allergie
– Disturbi mestruali
– Ansia e depressione
– Ipertensione
– Problemi gastrointestinali
Da ultimo vogliamo precisare che è possibile sottoporsi alle cure di un bravo chiropratico anche in gravidanza: durante la gestazione la chiropratica aiuta certamente a risolvere i problemi di mal di schiena o relativi all’infiammazione del nervo sciatico: questi problemi spesso e volentieri compaiono nell’ultimo periodo della gestazione, a cause dell’azione del peso del nascituro. La chiropratica ha inoltre dimostrato di garantire ottimi risultati per la cura delle classiche coliche infantili.
